E' una legge regionale e al momento vale in Emilia Romagna.
Gli hobbisti non possono vendere, barattare, proporre o esporre più di
un oggetto con un prezzo superiore a 100 euro. Per prendere parte ai
mercatini gli hobbisti devono richiedere al proprio Comune di residenza,
previo pagamento di 200 euro, un tesserino che consente la
partecipazione a dieci manifestazioni all’anno, per un massimo di due
anni nell’arco di ogni quinquennio. Relativamente all’esposizione dei
prezzi, si applicano le disposizioni e le sanzioni del Decreto 114/1998:
ciascun hobbista consegna al Comune, in occasione della vidimazione
del tesserino, l’elenco completo dei beni che intende vendere,
barattare, proporre o esporre e il relativo prezzo (l’elenco non può
superare il valore di 1.000 euro)”. Queste le norme contenute nel
progetto di legge che regolamenta i mercatini degli hobbisti approvato a maggioranza dall’Assemblea legislativa (contrari Mov5stelle e Giovanni Favia (Misto); astenuti Pdl, Lega Nord e Udc).
Non
esiste una normativa specifica che riguarda “i produttori di opere
dell’ingegno” che, di conseguenza, non sono interessati da questa legge
regionale.
In sintesi, non cambia nulla.
I BANCHI DI BIGIOTTERIA SARANNO QUELLI PIù CONTROLLATI.