La penisola arabica è occupata per la maggior parte dal
deserto, solo la zona sud-occidentale può essere coltivata grazie alla pioggia
portata dai monsoni che sono dei venti, qui si sono sviluppate grandi civiltà.
Il deserto era abitato dai beduini che erano divisi in
tribù, ogni tribù aveva un capo chiamato sceicco ed era sempre in lotta con
altre tribù per i pascoli e l’acqua, i beduini erano allevatori di ovini e
dromedari e facevano razzie alle vicine ricche zone fertili.
Per la sua posizione l’Arabia è sempre stata percorsa da
carovane di mercanti provenienti dall’India e dall’estremo Oriente che
commerciavano in seta, metalli preziosi, gemme, spezie e profumi.
Per attraversare il deserto i mercanti usavano i dromedari
perché molto resistenti al caldo, alla fatica e alla sete, sono anche chiamati
infatti navi del deserto, i beduini facevano da guide. Le carovane si
riposavano nelle oasi, posti dove si trovava dell’acqua, nelle più grandi si
potevano comprare o vendere merci.
Nel settimo secolo d.c. c’erano varie religioni in Arabia.
I beduini erano politeisti e il centro religioso più importante era LA MECCA
dove c’erano tanti templi tra cui la Ka’aba, un edificio a forma di cubo con
dentro la pietra nera, probabilmente un pezzo di meteorite, che c’è ancora
oggi. Erano presenti anche le religioni monoteiste, ebraismo e cristianesimo
che si stavano diffondendo tra coloro che non erano soddisfatti dalla religione
politeista.