Feb 19, 2015

Cecco Angiolieri la vita, ricerca elemetare



A saper chi Cecco sia…
Cecco Angiolieri nasce a Siena nel 1260 e muore con molti debiti  nel 1312  circa a Roma. Il padre  fu un   ricco banchiere, Angioliero degli Angiolieri, cavaliere, fece parte dei Signori del Comune di Siena nel 1257 e nel 1273.  La madre era Lisa de' Salimbeni, appartenente alla potente famiglia senese.
Cecco non era ligio alle regole, partecipò col padre  alla guerra di Arezzo del 1288, ma in guerra non teneva un comportamento corretto.
Nel 1281 era fra i Guelfi senesi all'assedio dei concittadini ghibellini asserragliati nel castello di Torri di Maremma nei pressi di Roccastrada  e fu più volte multato per essersi allontanato dal campo senza la dovuta licenza.  A Siena l’'anno successivo, fu multato ancora  per essere stato trovato nuovamente in giro di notte dopo il terzo suono della campana del Comune. Sempre per lo stesso motivo fu multato nuovamente nel 1291. Nello stesso anno  fu implicato nel ferimento di Dino di Bernardo da Monteluco, pare con la complicità del calzolaio Biccio di Ranuccio, ma solo quest'ultimo fu condannato.
Militò come alleato dei fiorentini contro Arezzo nel 1289 ed è possibile che qui abbia conosciuto Dante Alighieri. Intorno al 1296 fu allontanato da Siena, a causa di un bando politico. Si pensa che esiliò a Roma mentre Dante era a Verona. Non sappiamo se la lontananza da Siena dal 1296 al 1303 fu ininterrotta Nel 1302 Cecco svendette per bisogno una sua vigna a tale Neri Perini del Popolo di Sant'Andrea per settecento lire ed è questa l'ultima notizia disponibile sul Cecco in vita.
 Proprio per questa ragione si oppose a ogni forma di politica proclamandosi una persona libera e indipendente. Si ritiene che questa sua imposizione sia dovuta al bando politico che lo allontanò da Siena.
Ad un certo punto della sua vita comunque si dà al commercio del cuoio, mette su famiglia con una donna, sembra avara quanto il padre.
Dopo il 1303 fu a Roma, sotto la protezione del cardinale senese Riccardo Petroni.  I sonetti ci raccontano di una sua perenne condizione di miseria dovuta sia  all’avarizia del padre che  dalla sua vita dissoluta. Da un documento del 25 febbraio 1313 sappiamo che i cinque figli (Meo, Deo, Angioliero, Arbolina e Sinione - un'altra figlia, Tessa, era già grande ) - rinunciarono all'eredità perché c'erano troppi  debiti. Si  presuppone che Cecco Angiolieri sia morto intorno al 1310, forse tra il 1312 e i primi giorni del 1313. La tradizione lo vuole sepolto nel chiostro romanico della Chiesa di San Cristoforo a Siena.

Di seguito i codici manoscritti dove si trovano copie delle sue rime



Codici manoscritti
-chigiano L. VIII 805
-barberiniano XLV 47
-ambrosiano O. 68
-riccardiano 1103
-perugino C. 43
-veronese CCCCXLV
-parmense 1081

  un consiglio: quando copi un compito, cambia sempre un pò le parole, fallo un pò tuo, tra i miei visitatori ci potrebbe essere anche la tua prof . o maestra.